Non si discutono i progetti del nuovo vecchio sistema solofrano che hanno come unico obiettivo gli aiuti alle persone che vivono in condizioni di difficoltà economica e sociale.
Il disagio sociale non dovrebbe mai essere un’occasione di campagna elettorale.
Con la classificazione della Regione Campania in “zona gialla”, le riaperture avrebbero dovuto avvantaggiare le attività commerciali solofrane (bar, pasticcerie, ristoranti, ecc…), mediante l’allestimento di tavoli all’aperto con un relativo aumento dei consumi.
Per saperne di piùL’opera pubblica, in località Via Dodici Apostoli a Solofra, che noi mettiamo in evidenza e quindi non ultimata sono i diciotto alloggi a canone sostenibile, progetto avveniristico che riguardava quello che era il risparmio energetico.
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La comunità di Solofra, in questo particolare periodo emergenziale, ha bisogno di serietà istituzionale, di competenza e di un progetto chiaro e concreto, che vada al di là dei soliti annunci. Ad oggi, ancora nessun avanzamento sul cambio di destinazione degli opifici industriali a Solofra.
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Il “sistema” dei favoritismi per i buoni pasto a Solofra viene utilizzato come l’ultimo scudo di un’amministrazione disastrosa, costretta a difendersi dai suoi stessi fallimenti.
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